Assistenza al Parto - Ostetrica Consuelo Nania
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Assistenza al Parto

Come funziona l’assistenza al parto

La “reperibilità telefonica” immediata diurna e notturna ed un canale esclusivo di messaggistica privata è la prima forma di assistenza che propongo alle coppie in attesa, per consentire ad entrambi i genitori di contattarmi durante tutta la gravidanza e dopo il parto, per una assistenza continua e completa anche notturna.
Tutto il percorso ha maggiore probabilità di successo se in gravidanza i genitori potranno dedicarsi un po di tempo per approfondire con la mia guida i momenti più delicati del percorso.

 

Alla 35° settimana di gravidanza, con la prima visita domiciliare, inizia l’assistenza in preparazione al parto. Alla 38ª settimana durante la seconda visita domiciliare, effettuo la prima cardiotocografia. Se la mamma non partorisce propongo, dopo la 40ª settimana, lo scollamento delle membrane, provando così ad evitare la stimolazione della 41ª settimana.

Quando il travaglio è fisiologico e la coppia lo desidera, è possibile affrontare la prima parte nel comfort della propria abitazione, per espletare solo la fase espulsiva del parto nell’ospedale scelto dalla paziente.

 

Il travaglio a casa, quando possibile, permette alla mamma di muoversi nel suo ambiente, entrando ed uscendo dall’acqua, se questa aiuta nel rilassamento, e mettendo in pratica liberamente le tecniche antalgiche apprese in gravidanza, ciò predispone a travagli più brevi e fisiologici.

 

Questo tipo di assistenza nulla leva alla sicurezza della coppia mamma/bimbo che vengono monitorati anche a domicilio in modo intermittente con strumentazione idonea. Anche durante il travaglio-parto spontaneo o cesareo in struttura ospedaliera garantisco la continuità dell’assistenza senza mai allontanarmi dalla partoriente fino e durante la prima poppata al seno del neonato.

Assistenza al parto spontaneo

Quando la mamma mi chiama per la presenza di contrazioni io mi trasferisco al domicilio per assistere lì la prima parte del travaglio, recandoci in ospedale poco prima del parto.
Il travaglio a casa, quando possibile, permette alla mamma di scegliere le posizioni muovendosi nel suo ambiente, le permette di entrare ed uscire dall’acqua, se lo desidera, e di mettere in pratica liberamente le tecniche antalgiche apprese in gravidanza, senza incorrere in restrizioni ospedaliere, ciò normalmente predispone a travagli più brevi e fisiologici.
Questo tipo di assistenza garantisce la massima sicurezza della coppia mamma/bimbo che vengono monitorati anche a casa in modo intermittente con strumentazione idonea.

 

Con l’ingresso in ospedale il mio ruolo di ostetrica diventa di sostegno alla mamma per le posizioni, la respirazione ed il maggior comfort in travaglio.

Assistenza al parto cesareo

Anche durante il travaglio-parto spontaneo o cesareo in struttura ospedaliera garantisco la continuità dell’assistenza aiutando la gestante nella gestione del dolore e della respirazione, senza mai allontanarmi da lei, fino alla prima poppata al seno del neonato.

 

In caso di Cesareo programmato o d’urgenza sono in sala operatoria accanto alla partoriente fino al termine dell’intervento, e con il rientro in camera porgo il mio aiuto alla prima poppata del neonato insegnando al babbo come essere praticamente di aiuto alla compagna nei 3-4 giorni di ospedalizzazione. La mamma e la coppia non sono mai soli nel percorso.

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